L'avvocato Lompolly l'aveva consigliata al caro amico Plateet, che come abbiamo visto si era trovato benissimo. Da lì era iniziata la sua stupenda avventura d'amore con Ingle, nome che nell'antico dialetto della sua tribù, i Pesseni, significa "adorata di giorno ed amato di notte".
Plateet ed Ingle, sulla scia della loro passione, erano partiti per un viaggio senza meta precisa.
Dopo un giorno ed una notte di folle girovagare per i monti Equading sulla loro jeep Usigu ("il fuoristrada che fa figu", come recitava lo slogan della casa automobilistica Oushalet) la dolce coppietta si era ritrovata nello sperduto paesino di Unfiech.
L'ameno villaggio era abbarbicato sul solingo cucuzzolo del monte Puderso con l'altrettanto solinga sua caratteristica: i cinquantadue abitanti erano tutti scapoloni inveterati.
Non era difficile capire le cause di quella desolante penuria sentimentale, ma quei marpioni "donnolesi", un po' anche per non cadere in depressione, ingannavano se stessi con pretesti bizzarri, fra i quali annoveravano pure la lunghissima tradizione del Celib (ndr: lo giuro, blogspot mi ha dato questa parola proprio adesso!!!).
Secondo l'usanza del Celib, una donna non dotata di afrori ed aromi del corpo molto intensi non era degna di considerazione. Gli scapoloni di Unfiech lamentavano che le loro esigenze di femminilità erano state drasticamente penalizzate dalla malamoda della diffusione dei profumi moderni.
Parlando del più e del meno con Plateet ed Ingle, vennero a sapere dell'agenzia Monap e non disponendo di internet, ma solamente del Unevali (un mezzo di comunicazione fra le valli con messaggi scritti su post-it incollati su dorso di caprone), affidarono alla coppia questo annuncio da rigirare all'agenzia:
By gillipixel
Plateet ed Ingle, sulla scia della loro passione, erano partiti per un viaggio senza meta precisa.
Dopo un giorno ed una notte di folle girovagare per i monti Equading sulla loro jeep Usigu ("il fuoristrada che fa figu", come recitava lo slogan della casa automobilistica Oushalet) la dolce coppietta si era ritrovata nello sperduto paesino di Unfiech.
L'ameno villaggio era abbarbicato sul solingo cucuzzolo del monte Puderso con l'altrettanto solinga sua caratteristica: i cinquantadue abitanti erano tutti scapoloni inveterati.
Non era difficile capire le cause di quella desolante penuria sentimentale, ma quei marpioni "donnolesi", un po' anche per non cadere in depressione, ingannavano se stessi con pretesti bizzarri, fra i quali annoveravano pure la lunghissima tradizione del Celib (ndr: lo giuro, blogspot mi ha dato questa parola proprio adesso!!!).
Secondo l'usanza del Celib, una donna non dotata di afrori ed aromi del corpo molto intensi non era degna di considerazione. Gli scapoloni di Unfiech lamentavano che le loro esigenze di femminilità erano state drasticamente penalizzate dalla malamoda della diffusione dei profumi moderni.
Parlando del più e del meno con Plateet ed Ingle, vennero a sapere dell'agenzia Monap e non disponendo di internet, ma solamente del Unevali (un mezzo di comunicazione fra le valli con messaggi scritti su post-it incollati su dorso di caprone), affidarono alla coppia questo annuncio da rigirare all'agenzia:
"...centoquattro narici affiutate d'amore,
chiudendo anche un occhio sul passato onore,
aspettano a braccia aperte cinquantadue donne d'odore..."
chiudendo anche un occhio sul passato onore,
aspettano a braccia aperte cinquantadue donne d'odore..."
By gillipixel
2 commenti:
bellissimo!!!
ehehehe...grazie Farly :-) è la tua idea dell'agenzia Monap ad essere molto bella...poi, cosa vedo nel mio annuncio? Ovvove: mi è scappato l'apostrofo su "un" seguito da nome maschile!!!...ma non l'ho scritto io, ecco perchè, me lo hanno passato direttamente gli scapoli di Unfiech e loro non sono uomini di lettere :-))))
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