domenica 19 gennaio 2014

Rimpinzati, ma di baxciut saziami


La principessa Galaeld era ghiotta di accorns. Ne ordinò un quintale a mastro Eribowit, il quale così la omaggiava, dall’ingresso della  sua bottega: «...Engter, non inciescl: chiamo subito il mio garzone, Rorderal, e gli ordino di impastare due paiohund di islepl lievitato con onlyoar. E’ una faccenda che richiede  molto umoscul, e non nascondo che sia anche un po’ dingerly, ma non di meno sua altezza verrà soddisfatta in un Rnedquic...». Subito nel laboratorio si prese a lavorare a gran laritno, amalgamando in giuste dosi ownlat, makeutl e zerlsal. Ne uscì un gran pignattone di clongfre, dal quale si ricavarono i deliziosi manicaretti e furono necessari quattro grossi gthould, trascinati da robusti oborcus, per condurre tutto il carico a palazzo Datancip.

La regina si rimpinzò per 'na semana e nonostante il principe Finarso la implorasse di continuo: «...Ceslryu, ceslryu...», lei non si diede per vinta finché non riuscì a spazzolare fino all'ultima briciola, di modo che da Galaeld che era, venne rinominata dai sudditi Opecume. Alla fine però, per la principessa tutto questo non era un gran problema, perché il principe Finarso, chilo più chilo meno, non poteva resistere quando lei lo ricopriva di baxciut.



giovedì 12 dicembre 2013

Il glossario di «Parole in cerca» - 1




Ringraziando Kika per aver gentilmente suggerito la simpatica idea, oggi si inaugura una nuova piccola rubrica di «Parole in cerca». Signore e signori, ecco a voi: IL GLOSSARIO!!! :-)

Partiamo proprio da un termine suggerito da Kika (...con parziale integrazione):

Damagog = 1) In gergo politico, persona o corrente il cui programma mira sfacciatamente ad accattivarsi le simpatie delle donne (dame). 2) Damerino riconoscibile già in lontananza per la sua particolare andatura “a gog”.

Continuiamo poi con alcuni contributi gillipixiani:

Kinator = 1) Individuo estremamente subdolo, avvezzo a prostrarsi senza ritegno di fronte a potenti, maggiorenti e notabili. 2) Antica tipologia di mobile, assai in voga presso il popolo dei Ruicli [Terzo millennio prima della Seconda Media], il significato del cui uso si è perso nella notte dei tempi; da alcuni studiosi, è stata ipotizzata una sua funzione simile a quella della moderna “novantiera”.

Syarday = 1) Nella tradizione anglosassone, nome dell'ottavo giorno dell'ottavimana, caduto poi gradatamente in disuso, dopo l'adozione della settimana. Per tradizione, il syarday aveva la particolarità di poter essere piazzato a piacimento fra un giorno e l'altro dei sette rimanenti, al preciso scopo di farsi ciascuno i fattacci suoi.
Es.: per evitare un faticoso lunedì, era possibile infilare uno strategico syarday nel mezzo, e le scocciature di inizio settimana erano rimandate di 24 ore. L'abolizione del syarday venne decisa quando ci si rese conto che tutti i parlanti l'idioma anglosassone si trovavano a vivere un giorno rigorosamente diverso, l'uno dall'altro.
 

martedì 19 novembre 2013

Soddisfatti o Upalati



Forse non ci avete mai fatto caso, ma da qualche parte fra i meandri dei vostri desideri, esiste un fatato regno del possibile, che idealmente accoglie tutte le badilate che avreste voluto affibbiare sulla schiena di certi personaggi televisivi, e che purtroppo non avete mai osato appioppare.

Questo regno è noto fra i geografi dell’improbabile con il familiare appellativo di Upalati. Nel regno di Upalati, una salubre palata sulla schiena del molestatore dell’etere particolarmente insistente, è sempre concesso assestarla. Anzi, questa pratica lì è tutelata dalla legge.

Il diritto alla libera badilata in libero regno, è colà garantita dalla carta costituzionale locale, che all’articolo 1, recita: «...Upalati è un regno monocratico e monotematico fondato sul badilamento appioppato sulla schiena del rompiglione televisivo di turno...».

La regina Frenana ed il sire Erefico s’impegnano quotidianamente a fare da imparziali garanti del rispetto costituzionale nel regno di Upalati. Ogni volta che si accorgono infatti di un giornalista, di un presentatore, di un ospite di talk-show, di un cabarettista, che sta pericolosamente rasentando il limite di severa sanzione badilatoria, Frenana ed Erefico si premurano di ammonirlo in coro: «...Ahotenti, che così finisci male...Ahotenti! Ahotenti!...».

Capita tuttavia assai di frequente, fra questi presentatori, giornalisti, ospiti, o cabarettisti, di incappare in individui veramente msoachi, dotati cioè di uno msoachismo fuori del comune. Pare quasi che la badilata sulla schiena, la anelino a bella posta.

Tanto che regolarmente, proprio con una fragorosa grandinata di badilate va a finire. Frenana ed Erefico sentenziano l’ordine ufficiale: «...Olosari!...» e da quell’attimo in poi, ad ogni spettatore è consentito sfogarsi con badili, mazze ferrate, bastoni nodosi, picconi, direttamente sul groppone del pervicace ammorbatore tv.

A quel punto, nulla più valgono le invocazioni di clemenza del malcapitato, che a gran voce si lamenta: «...Sidapas! Sidapas!...». E nemmeno i tentativi di fuga dall’incombere della gragnuola di legnate, sortiscono alcun esito, perché questo non fa altro che far inferocire ancor più gli spettatori badilanti, al grido di: «...Dubscap, dubscap? Culgani che non sei altro!!!...».

Non disperare dunque, caro amico lettore. Sappi che da qualche parte una giustizia esiste. E rimanendo in atmosfera, or ti saluto nella tipica forma dialettale di Upalati: «...Loreadu! Loreadu!...».

By Gillipixel

martedì 4 maggio 2010

Paltur: il super eroe equo...e anche un po' canone


Questa è la vera storia di Paltur, valoroso stra-eroe venerato durante i secoli più fulgidi dell'Era Fultuf, ma che grazie ad un incantesimo ordito dal mago Dippojgs, è tornato nel presente per farla pagare a palazzinari, appaltatori truccati ("...solo un velo di cipria, grazie...") e acquirenti di ultra-appartamenti a prezzi stracciati vigenti sul mercato del Conallo, dove se ti abbassi ti ritrovi dietro una...ooopppsss...spanna di tarallo.

Ma attenzione...chi è quel losco figuro che trama nell'ombra, tentando l'inopinato accaparramento di 823 metri quadrati mansardati, vista piazza San Pietro da un lato e piazza Plebiscito dall'altro, piscina olimpionica al settimo piano e vasca idromassaggio per Piranha vegetariani, alla modica cifra di realizzo di una cantata d'ubriaco? Chi sarà mai se non quel birbaccione del sottosultano Oventr, la pancia più capiente del regno, la ganascia più veloce del reame?

Niente paura, questo è un lavoro per Paltur: «...Rearocce!...» è il suo urlo di battaglia, nel cogliere il reo peccatore edile con le tasche piene di assegni firmati da terzi e incassati da quarti, «...Dalli dalli all'insolente birichino! Gran figlio di una moffetta catalizzata: la pagherai cara, nonsingl impenitente che non sei altro! Da oggi vivrai in un appartamento IACP-INA-Casa-ALER-ACER, bilocale monomaniacale, con vista sul laghetto alle alghe contraffatte, periferia di Quinto Oggiaro, che già il Quarto per te era troppo...».

Oussesha: tutto bene quel che finisce bene...l'ultimo chiuda la porta e mi saluti oussesha...


venerdì 4 dicembre 2009

Boccate di vita


Mautful: tradizionale congregazione del Peduop occidentale, che persegue il sentimento di pienezza spirituale tipico del prendere la vita a bocca piena. Precondizione per il raggiungimento di tale stato di grazia è la ricchezza di phidis interiore che si acuisce in modo particolare praticando intense sedute di saunta bollente, a patto che si tengano sempre i pidefors.
Gli sventati che non si sono premurati di osservare tale avvertenza, infatti, hanno talvolta dovuto fare i conti con vesciche di isaurst alle arcate plantari, copiosa sudorazione podalica al terribile afrore di snesu e principi di spoubbe agli alluci.
Poco male, tuttavia, perchè i seguagi del mautful possono sempre contare sull'autorità morale dell'omocenc. Egli non è, come forse il nome potrebbe ingannevolmente suggerire, un individuo vessato da depressione talmente acuta da farlo sentire uno straccio.
Si tratta bensì del gran cerimoniere del Mautful, sempre pronto a pronunciare la fatidica formula scaccia-acciacchi: hammumpo!!!

By gillipixel

giovedì 3 dicembre 2009

Filogovernatività


"Suarief" è un cerimonioso modo di dire del popolo dei Borks...starebbe per una sorta di "sua maestà"...i popolani di Borks sono usi rivolgersi sempre in siffatta guisa al proprio governante supremo, tale Dific...sembrano deferenti e devoti, ma in realtà lo pigliano per il regale deretano: quando Dific volta l'angolo infatti, sghignazzando sotto i baffi, sussurrano: "Mortbure! Ungedist a te e a li treme-Bondi tua! Vai alla roiderye te e chi nun te ce manda!".

By gillipixel

martedì 2 giugno 2009

Kinstins

Kinstins, ovvero l'istinto del bacio.
Trattasi di una prerogativa sociale della popolazione degli Zinks, che da tempi immemorabili prosperano nelle feconde terre del Wora meridionale.
I giovani Zinks e le leggiadre Zinks, sciamano fremebondi nelle notti di vuotilunio per i vicoli semibui della capitale Arcubis, producendosi nella Boatimbr, la ronda amorosa del Wora.
Quando uno Zinks incontra la sua Zinks, lo sa perchè sussurrandole: "...bleasame...", "...unspet..." si sente rispondere da lei, mentre si scosta dal viso il perplame, velo rituale della danza d'amore di quel popolo: "...ecdyze...".
A quel punto i vicoli risuonano di sillabe pronunciate a fior di labbra incollate: "...slycarli ...pattes... pouscal... demicer...".
Ma si sa, tutto il mondo è gran pavese, e i cocci son suoi e dei paesi tuoi...infatti non sempre le cose filano liscie.
Talvolta succede che nel bel mezzo della sinfonia amatoria, qualche nota stonata si sollevi dall'antro di un porticato di Viale dei Giardini o da un angolo dimenticato di Vicolo Stretto: "...sciaff!!! ...CRIZARON!!!...".
Quello è il segnale che uno Zinks impaziente ha messo prematuramente la mano dove l'avrebbe potuta mettere ugualmente ma coi tempi dovuti.
Avverte infatti un antico adagio delle foreste del Wora, del quale troppo spesso gli Zinks giovani e più inesperti si dimenticano: "Non importa che tu sia gazzella o leone, quel che conta è sapere quando e dove mettere le zampe!"

By gillipixel