Ogni tanto c'è bisogno di qualcuno che ci racconti la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità sulle favole... (...dica lo giuro!)
(Grazie a Roseau per il contributo)
Il problema è che i Foche si ostinano a vedere nelle Unsatexi chissà quale esotismo dell' animo e chissà quale sensualità e che le Unsatexi vedono nei FocheFoche chissà quali manifestazioni del genio umano. E allora, purtroppo, può avvenire il gneang.
Salvo poi scoprirsi reciprocamente, dopo un tempo variabile da qualche minuto ad alcuni anni, delle persone comuni se non meschine.
La Unsatexi è un' isterica sul limitare di giovinezza, terrorizzata dall' idea di invecchiare, afflitta da psicosi schizoparanoidea e destinata, nonostante si creda la più fortunata delle donne, a diventare un cesso usato. Come tutte le altre, che lei, inconfessabilmente, disprezza.
Di solito è lamentosa, querula, amante del rinfaccio e bassamente crudele nei confronti delle debolezze altrui. Talmente esacerbata dalla vita e delusa dalle persone da non amare nemmeno sé stessa.
Il Foche è un ragazzino saccente, miope, se non anagraficamente, emotivamente più giovane della Unsatexi, con scarsa o nulla cura della propria persona perché, presuntuosamente, pensa che abiti ordinati significhi ipocrita ossequio al decoro borghese. Per solito proietta nella Unsatexi caratteristiche da amor cortese, anche se lei è mediamente un' arpia. E questo gli capita perché conosce troppo poco le donne che, accoppiandosi solo col maschio Alfa, naturalmente lo schifano e ne hanno le palle piene dei suoi sermoni intellettuali dopo 5'.
Per ragioni meramente opportunistiche (inquietudine d' animo insanabile di lui -detta altresì propensione irreprimibile alla sega mentale; presunzione di lei dettata dal non volere uno stallone da monta al fianco e di non aver ancora trovato, alla soglia dei trenta, una mente alla propria ineguagliabile altezza) i due si mettono insieme.
Salvo poi, dopo poco più di un anno -media statistica- di fuoco e fiamme emotivi, non sopportarsi più, e vedersi in tutta la propria miseria umana.
By Roseau
(Grazie a Roseau per il contributo)
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Il problema è che i Foche si ostinano a vedere nelle Unsatexi chissà quale esotismo dell' animo e chissà quale sensualità e che le Unsatexi vedono nei FocheFoche chissà quali manifestazioni del genio umano. E allora, purtroppo, può avvenire il gneang.
Salvo poi scoprirsi reciprocamente, dopo un tempo variabile da qualche minuto ad alcuni anni, delle persone comuni se non meschine.
La Unsatexi è un' isterica sul limitare di giovinezza, terrorizzata dall' idea di invecchiare, afflitta da psicosi schizoparanoidea e destinata, nonostante si creda la più fortunata delle donne, a diventare un cesso usato. Come tutte le altre, che lei, inconfessabilmente, disprezza.
Di solito è lamentosa, querula, amante del rinfaccio e bassamente crudele nei confronti delle debolezze altrui. Talmente esacerbata dalla vita e delusa dalle persone da non amare nemmeno sé stessa.
Il Foche è un ragazzino saccente, miope, se non anagraficamente, emotivamente più giovane della Unsatexi, con scarsa o nulla cura della propria persona perché, presuntuosamente, pensa che abiti ordinati significhi ipocrita ossequio al decoro borghese. Per solito proietta nella Unsatexi caratteristiche da amor cortese, anche se lei è mediamente un' arpia. E questo gli capita perché conosce troppo poco le donne che, accoppiandosi solo col maschio Alfa, naturalmente lo schifano e ne hanno le palle piene dei suoi sermoni intellettuali dopo 5'.
Per ragioni meramente opportunistiche (inquietudine d' animo insanabile di lui -detta altresì propensione irreprimibile alla sega mentale; presunzione di lei dettata dal non volere uno stallone da monta al fianco e di non aver ancora trovato, alla soglia dei trenta, una mente alla propria ineguagliabile altezza) i due si mettono insieme.
Salvo poi, dopo poco più di un anno -media statistica- di fuoco e fiamme emotivi, non sopportarsi più, e vedersi in tutta la propria miseria umana.
By Roseau